[VXM] VIVO X IL MILAN 2005

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view post Posted on 12/5/2015, 20:51 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Milan 'cinese'? C'entra il Berlusconi Premier: quell'intesa con Xi Jinping...

L'interesse dei cinesi per il Milan risale all'incontro tra Berlusconi e il Capo di Stato, Xi Jinping, avvenuto nel 2009: dopo 6 anni le parti trattano...

Chi pensa che l'interesse dei cinesi per il Milan sia cosa nuova, si sbaglia di grosso. Tutto risale al 2009, ad un incontro tra l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l'ex vicepresidente della Repubblica Popolare Xi Jinping (oggi Capo di Stato e segretario del partito comunista nazionale). Quest'ultimo sondò il terreno, 6 anni dopo eccoli trattare.

Il patron rossonero, all'epoca impegnato anche nel ruolo di Premier, vide Jinping nell'ambito di lavori tesi a promuovere rapporti commerciali tra Italia e Cina. La 'Gazzetta dello Sport' svela come l'asiatico chiese se il club fosse sul mercato, Silvio ci rise su con una battuta ma poi promise: "Quando lo sarà, sarai il primo a saperlo".

Xi è la certezza posta alle spalle della cordata entrata in concorrenza con Bee Taechaubol , tant'è che le parti stanno discutendo non solo del Diavolo ma anche di di Mediaset (entrata nel mirino di alcune aziende locali) e dell'acquisizione di Fininvest di alcuni 'must' televisivi del Paese orientale.

Quando Berlusconi ha parlato di "due offerte cinesi che si stanno annunciando" si riferiva non solo a quella guidata dal Governo ma anche di Bee: dietro il broker thailandese, infatti, si registra la presenza tra le altre della banca d’affari cinese Citic Securities.

La famigerata 'dama' che incontrò il presidente rossonero nel Ponte del 1 maggio si chiama Wang Xingxian ed è, come fa sapere la 'rosea', direttore della commissione 'The power of dream, come with love' dell’organismo APECF. E' una specie di consorzio d’imprese creato dal governo cinese per far crescere gli investimenti in Europa e soprattutto in Italia, cavalcando l'onda dell'EXPO.

Una delegata di Xi Jinping e del primo ministro del Consiglio di Stato Li Keqiang insomma, che nel doppio vertice ad Arcore mise sul piatto un'offerta di 580 milioni per acquistare il 51% del Milan. Da lì i contatti con i piani alti tra Silvio e il Paese asiatico si sono intensificati, fino ad arrivare al testa a testa con Bee.

Jinping è uno degli uomini più potenti del pianeta con la passione per il calcio, tanto che ai tempi del liceo non smetteva mai di giocarci e nel giugno 2013 costrinse alla dimissioni l'allora ct della Cina Josè Antonio Camacho dopo un ko per 5-1 in amichevole col Watford: "Inaccettabile: è uno dei giorni più brutti della storia del calcio cinese" .

Simpatizza Milan fin dagli anni '80, quando restò stregato dal ciclo vincente inaugurato sotto l...

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Comments: 0 | Views: 262Last Post by: ZiO4 (12/5/2015, 20:51)
 

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view post Posted on 12/4/2015, 18:34 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Milan cinese con l'azionariato popolare

Libero intervista Fu Yixiang, il vice presidente della Camera di commercio italo-cinese. E lui dice...

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Mentre da persone vicine a Silvio Berlusconi trapela tutta la perplessità del presidente sulla cessione della maggioranza del Milan, dalla Cina continuano a giungere notizie che vanno in senso decisamente opposto. Libero ha infatti raccolto dichiarazioni molto interessanti da Fu Yixiang, il vice presidente della Camera di commercio italo-cinese che ha svelato nei giorni scorsi il progetto per arrivare all'acquisizione del club rossonero.

Fu ha in particolare spiegato che il gruppo cinese avrebbe intenzione di acquisire il Milan attraverso un azionariato popolare che dovebbe addirittura coinvolgere 500mila persone. Ecco un estratto dell'intervista di Libero:

Signor Fu, come mai la Cina ha scelto il Milan?
"Perché è un grande club. C'è stata una grande riforma delle scuole calcio da parte del governo e c'è la volontà di portare il nostro movimento al livello più alto possibile in breve tempo".

Fa impressione che quattro dei più grandi imprenditori del Paese si vogliano impegnare nell' acquisto della società. Che cosa c' è dietro?
"Sono tutti collegati al mondo del calcio: il gruppo Wanda ha comprato Infront; Jack Ma di Alibaba ha il 50% del Guangzhou, la squadra di Marcello Lippi prima e Fabio Cannavaro poi; il gruppo Huawei è un brand molto attivo nelle sponsorizzazioni ed è già partner del Milan... Tutti avrebbero la possibilità direttamente di acquistare il club, ma non hanno la determinazione a condurre l'operazione da soli".

Ma quindi si tratta di un’operazione patriottica?
“Definirla così e esagerato. I cinesi vogliono acquisire il know-how per avvicinare al più presto il livello dilettantistico del loro calcio a quello professionistico di un grande club come il Milan”.

Relativamente al valore del Milan si parla della cifra di 1 miliardo e a tal proposito Fu Yixiang spiega: "Questa cifra si può spendere solo con la formula dell’azionariato popolare, che è quello che farà la differenza. Un Milan “popolare” in Italia non si potrà mai fare, non ci sarebbero tifosi a sufficienza disposti a pagare. Ma un Milan popolare in Cina è possibile. Sui numeri nel nostro Paese si vince sempre: non sarebbe difficile trovare 500mila tifosi disponibili a investire. Il Milan costruito dal popolo cinese può diventare stella intramontabile".

Ma il nuovo Milan in quanto tempo tornerebbe vincente?
"Il Diavolo è una vecchia gloria che ha bisogno di grandi giocatori, ma anche di un’azione di marketing basata sulla ...

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Comments: 0 | Views: 32Last Post by: ZiO4 (12/4/2015, 18:34)
 

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view post Posted on 4/4/2015, 17:30 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Palermo-Milan 1-2: prima gioia per Cerci, Dybala su rigore, decide Menez

L'ex Atletico si sblocca e segna il primo gol in rossonero, Dybala pareggia su rigore, poi decide ancora il francese nel finale: per Inzaghi è la terza vittoria esterna in stagione

Mettiamola così: il coefficiente di difficoltà per raggiungere il sesto posto, e quindi l’Europa League, resta elevatissimo, ma se non altro il Milan a Palermo si prende due soddisfazioni in una volta sola. La prima è vendicare la sconfitta casalinga dell’andata, la seconda è il ritorno alla vittoria esterna cinque mesi e mezzo dopo l’ultimo successo (il 19 ottobre a Verona). Per farlo, si affida alla prima rete rossonera di Cerci, tornato titolare, e al solito Menez, che rimedia al pareggio rosanero col suo sedicesimo gol stagionale e riaggancia – almeno fino alla partita della Juve – Tevez in cima alla classifica dei marcatori. Il Milan non ha giocato una bella partita, tutt’altro, ma il fattore consolante è stato la capacità di reagire al pareggio e tornare avanti. Il Palermo si deve mangiare le mani, perché comunque i due gol rossoneri sono frutto di due errori che hanno praticamente spalancato la porta. La serie negativa dei siciliani continua: adesso sono due pareggi e quattro sconfitte nelle ultime sei partite, con un solo gol segnato. E cioè il rigore di questa partita realizzato da Dybala, fenomeno vero dal presente illustre e dal futuro luminoso. Vederlo giocare è un piacere per gli occhi anche per i tifosi avversari.

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ERRORI — Rispetto alle previsioni della vigilia, Iachini alla fine opta per un albero di Natale più prudente (Quaison e Vazquez dietro Dybala) rispetto al 4-3-1-2 che prevedeva la coppia Dybala-Belotti. Un modo per cautelarsi dalle ripartenze rossonere – che resta l’arma migliore del Milan di quest’anno -, dal momento che Inzaghi si affida sugli esterni a Cerci e Menez. La grande incognita riguardava la presenza di Destro, che a un certo punto pareva destinato alla panchina, con Bonaventura avanzato in attacco e Menez falso nove. Inzaghi invece ha deciso di piazzare Jack in mediana e schierare il tridente potenzialmente più letale. Ci vuole però un brutto errore di Sorrentino per mandare i rossoneri in gol nel primo tempo. E’ il 37’ quando Van Ginkel serve da destra un bel cross rasoterra su cui il portiere rosanero è comunque in vantaggio rispetto a Cerci. Il problema è che Sorrentino perde la presa e il pallone carambola sul corpo dell’esterno rossonero, finendo in rete. Bizzarrie del calcio, se pensiamo che un quarto d’ora ...

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Comments: 0 | Views: 36Last Post by: ZiO4 (4/4/2015, 17:30)
 

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view post Posted on 29/3/2015, 19:12 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Eder salva l'Italia. 2-2 con la Bulgaria

Azzurri avanti dopo quattro minuti, subiscono la rimonta in sei minuti nel primo tempo. Poi l'attaccante della Samp segna il gol del pareggio all'83, al debutto con la maglia azzurra

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SOFIA - L'oriundo Eder salva l'Italia dalla sconfitta con la Bulgaria grazie a un gran gol al suo esordio con la maglia azzurra, nella sfida valida per le qualificazioni agli Europei del 2016. Una piccola vittoria per Conte, che nei giorni scorsi è stato al centro di una delle tante polemiche che lo stanno irritando non poco, proprio per la convocazione degli oriundi. È stata una serata agitata a Sofia, che poteva finire malissimo, ma poteva finire anche meglio, con una vittoria. Dopo il 2-2 gli azzurri hanno sfiorato il gol della vittoria prima con Chiellini e poi con Gabbiadini. Nel finale l'Italia ha messo alle corde la Bulgaria, che è riuscita a resistere soffrendo molto. È finita 2-2, come nel 2012, con Prandelli in panchina. L'Italia non riesce a battere la Bulgaria nemmeno stavolta, eppure non è una formazione irresistibile, fermata in casa anche dalla piccola Malta e quarta nel girone H. Con l'Italia c'era il ct Petev al debutto dopo l'esonero di Penev. Gli azzurri con questo pareggio subiscono il sorpasso della Croazia, che ora è in testa a quota 13. L'Italia segue al secondo posto con 11 punti, la Norvegia è terza a 9, la Bulgaria quarta con 5 punti.

FORFAIT BUFFON - Buffon ha la febbre e resta in albergo, al suo posto c'è Sirigu. Dopo il forfait di Marchisio, sostituito da Bertolacci, l'attenzione è puntata tutta su Verratti. Il talento del Psg è il regista, è la sua occasione per dimostrare che è pronto per rappresentare il presente e il futuro dell'Italia. Sembra tutto troppo facile per l'Italia, che sfiora il vantaggio con Immobile dopo una manciata di secondi, poi si ritrova avanti dopo nemmeno cinque minuti grazie a un goffo autogol di Minev. Zaza esulta, ma l'ha toccata il difensore bulgaro tentando l'anticipo. Dopo la tempesta della vigilia per il caso Marchisio sembra tornare un po' di sereno in casa azzurra. E forse per questo la squadra si rilassa troppo. L'illusione però dura poco, perché all'11 Popov, lasciato libero di calciare dal limite dopo un'uscita sbagliata di Bonucci fulmina Sirigu. L'Italia è frastornata e al 17' Micanski trova il raddoppio di testa infilandosi in una difesa in bambola. Gli azzurri provano a scuotersi con Verratti, che al 20' mette un pallone sulla testa di Immobile, ma l'attaccante del Borussia si divora un gol facile. Al 37' Pop...

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view post Posted on 22/3/2015, 16:55 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Milan-Cagliari 3-1 doppio Menez (capocannoniere) e Mexes nel Meazza vuoto

Segnano i due francesi per i rossoneri, pareggio momentaneo di Farias. Tante occasioni per entrambe le squadre. Rigore inesistente su Cerci per il terzo gol

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MILANO - La partita della disperazione tra Milan e Cagliari finisce 3-1. Nel 2015 sono, dopo il Parma, le due squadre che hanno ottenuto meno punti in Serie A, con il Cagliari che non vince da ben 7 turni e il Milan che rischia i minimi storici alla voce vittorie in campionato. E il Meazza vuoto di certo non aiuta gli uomini di Inzaghi, che continua a ricevere cenni formali di stima dalla dirigenza rossonera. "Game Over" recita la curva sud vuota per lo sciopero dei tifosi, chiedendo a Berlusconi di inserire soldi nella macchina rossonera, ferma da troppo tempo. Clima surreale, da partita a porte chiuse.

LE FORMAZIONI - Inzaghi sceglie il 4-3-3 con Menez e Honda ad assistere Destro. In mezzo Van Ginkel con De Jong e Poli, dietro Mexes e Paletta in mezzo, Abate e Antonelli sugli esterni. Neanche a discutere il modulo per Zeman, che punta su M'Poku, Sau e Farias nel tridente, Crisetig a comandare il centrocampo con Ekdal e Donsah ai fianchi (ancora fuori capitan Conti); in difesa ancora Diakitè, Ceppittelli, Gonzalez e Avelar.

SEMPRE LUI - Il Cagliari vola subito a un'altra velocità rispetto ai rossoneri e arriva sempre prima sul pallone. Possesso di palla snello e incisivo, sovrapposizioni e brillantezza negli attaccanti. La prima occasione è immediata e clamorosa: cross basso dalla sinistra di Avelar, stop morbido di Sau, palla incollata al destro, ma conclusione fuori da pochi metri. Ma il calcio è soprattutto tecnica e spietatezza e l'uomo in più del Milan, l'unico che quest'anno ha risposto sempre presente, tira fuori il coniglio dal cilindro al 21esimo per il gol dell'1-0: break a centrocampo di Poli, palla a Jeremy Menez, che stoppa e dalla sinistra incrocia sul palo lungo, imprendibile per Brkic. Mani provocatorie alle orecchie (contro la stampa) per ascoltare i pochi presenti a San Siro (che comunque esultano al vantaggio del Milan) e 14esimo gol per il francese, settimo su azione. Il Cagliari rimane ghiacciato dal gol subito e diventa preda degli attacchi milanisti: Honda pesca bene Antonelli sul sinistro, ma Brkic blocca; poi Van Ginkel tira alto di poco e Poli svirgola una palla interessante. San Siro accoglie freddamente così la fine del primo tempo.

UNO-DUE -Neanche il tempo di riprendere a giocare, che sull'asse Ekdal-Sau-Farias parte la staffetta dei velocisti di Zeman. Diego Farias irride Mexes, o lascia a terra in area di rigore e fulm...

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view post Posted on 6/3/2015, 18:53 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Galliani nuovo blitz a Milanello. Antonelli: "Daremo tutti il 100%"

Dopo il summit di ieri con lo staff tecnico e medico l'a.d. rossonero ha fatto il bis ed è tornato nel centro sportivo. Antonelli dalla parte dell'allenatore: "Remiamo dalla stessa parte. I vertici della dirigenza ci dimostrano sempre tanta vicinanza"

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L'a.d. rossonero, Adriano Galliani. Ansa

Nuovo blitz a Milanello di Adriano Galliani. Esattamente ventiquattro ore dopo il summit con Filippo Inzaghi, Mauro Tassotti, lo staff medico e quello atletico, alla ricerca di una cura per guarire il malato Milan, alle prese con la crisi di gioco e di risultati. L'amministratore delegato nel centro sportivo di Carnago è in riunione con Filippo Inzaghi, Mauro Tassotti, Daniele Tognaccini, responsabile dei preparatori atletici, Rodolfo Tavana, responsabile dello staff medico, e Marco Cesarini. Filosofia spicciola, zero voli pindarici, ma il nuovo rendez-vous conferma la volontà della società di uscire tutti insieme dalla crisi, prima di dare il via a una definitiva rivoluzione. Sabato alle 20.45 il Milan ospiterà a San Siro il Verona di Mandorlini, nuovo banco di prova (forse decisivo) per Filippo Inzaghi alle prese con numerosi infortuni.

"remiamo tutti dalla stessa parte" — "L'inizio della stagione è stato molto positivo, poi ci son stati 12 o 13 infortunati, anche per il mister è difficile perché deve cambiare sempre la formazione in campo. Quando rientreranno tutti torneremo il vero Milan. Remiamo tutti dalla stessa parte". Luca Antonelli, arrivato a Milano col mercato di gennaio, predica calma. "Veniamo da due pareggi, ma dobbiamo puntare alla vittoria perché siamo il Milan", aggiunge il difensore, già proiettato verso la sfida col Verona. "Sicuramente sarà un match difficile: loro hanno un giocatore come Toni che è capace di risolvere la partita da un momento all'altro. Noi vogliamo portare a casa i tre punti perché sono fondamentali per la nostra classifica. Da qui alla fine saranno tredici finali per noi e faremo di tutto per tornare in Europa. Daremo tutti il 100% e usciremo da questa crisi". L'esterno rossonero assicura che "prepariamo sempre bene le partite in allenamento, cercando di ripeterci anche in gara, non sempre è possibile perché c'è anche l'avversario, ma se continuiamo su questo passo ci torneremo delle soddisfazioni. Il mister è molto preparato e sappiamo che ci farà uscire da questo momento diff...

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Comments: 0 | Views: 35Last Post by: ZiO4 (6/3/2015, 18:53)
 

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view post Posted on 23/2/2015, 21:50 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Serie A, Milan-Cesena 2-0: decidono Bonaventura e Pazzini

A San Siro la squadra di Inzaghi riprende la corsa verso l'Europa

Missione compiuta. A San Siro il Milan batte il Cesena 2-0 e riprende la difficile corsa verso l'Europa. Gara ordinata per i rossoneri, che al 22' sbloccano il match con un rasoterra di Bonaventura. Sul finire del primo tempo Abbiati salva il risultato su De Feudis. Poi nella ripresa il Cesena prova ad agguantare il pari, ma è ancora il Milan ad andare vicino al gol (palo di Bonaventura). Nel finale poi Pazzini firma il raddoppio su rigore.

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LA PARTITA

Una vittoria per la svolta. Con le spalle al muro, Inzaghi mantiene le promesse ed esce indenne dalla sfida cruciale contro il Cesena. Niente di spettacolare, ma tanto basta per tornare a correre verso l'obiettivo europeo. Dopo la vittoria col Parma, il Milan centra infatti il secondo successo del 2015, ma soprattutto sembra aver imboccato la via giusta per ridare un'identià alla squadra. Con questo 4-3-1-2, Inzaghi può esaltare le doti di Antonelli, sfruttare al meglio i tempi di inserimento di Bonaventura e lasciare libero Menez di muoversi senza dover fare reparto da solo. In avanti, così, sembra funzionare. Anche se Destro non convince ancora. Dietro, invece, c'è da lavorare, anche se per la prima volta nel 2015 la porta di Abbiati resta inviolata. Al di là dei moduli, comunque, col Cesena i rossoneri convincono soprattutto per l'atteggiamento. E per le prestazioni di qualche singolo. Menez e Bonaventura su tutti.

Ma andiamo con ordine. A caccia dei tre punti, a San Siro Inzaghi vara un inedito trio in attacco (Bonaventura-Destro-Menez) e il Milan parte bene. Antonelli ha spazio sulla sinistra e dopo un minuto Tommasi annulla un gol a Poli. Nei panni del trequartista, Bonaventura si muove bene tra le linee. La squadra di Inzaghi fa la partita e aggredisce il Cesena, che riparte e attacca con tanti uomini. I romagnoli sono pericolosi in contropiede col tandem Djuric-Defrel, ma lasciano campo alle folate di Menez, che non dà punti di riferimento. Si lotta soprattutto sulle fasce. Il Milan manovra, ma il Cesena resta alto e prova a infilare in velocità Rami & Co. Passano i minuti e i rossoneri si affidano al possesso palla. Nessun tiro in porta fino al 23', poi Menez dialoga con Bonaventura al limite e l'ex Atalanta sblocca il match con un missile rasoterra. Dopo il vantaggio, la squadra di Inzaghi prova ad affondare il colpo, ma il Cesena non molla e resta in partita. De Jong fa buona guardia in mezzo al campo e alza la diga. Antonelli e Montolivo provano invece a sfondare sulla ...

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Comments: 0 | Views: 32Last Post by: ZiO4 (23/2/2015, 21:50)
 

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view post Posted on 18/2/2015, 00:10 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Milan, Mr. Bee chiarisce: "Confermo l'interesse ma nessuna trattativa"

Mr Taechaoubol si affida a una nota per precisare la sua posizione: "Solo interlocuzioni cordiali e private"

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Lunedì è stato il giorno in cui è stata ribadita l'offerta di mister Bee (un miliardo per il Milan) e della risposta-Fininvest (il Milan non si vende). Compresi i forti (fortissimi) dubbi del club rossonero sulla realtà patrimoniale di mr Bee e sulla reale propensione a trattare l'affare-Milan, se non inseguendo la vetrina, dunque pubblicità (gratuita).

Finita lì? Per quel che riguarda casa-Milan e la galassia Fininvest sì, è finita lì. Ferma restando la volontà della ricerca di partner che possano contribuire alla crescita dell'Ac Milan e mai nascosta in questi ultimi mesi, investitori istituzionali verso quel Progetto-Milan che parte dal nuovo stadio, si configura nel Milan molto-italiano, come ha spiegato il presidente Berlusconi, e in un'ottica sportiva oggi penalizzata dal delicatissimo momento della squadra.

Poi accade che mr Bee Taechaoubol, attraverso Repubblica, precisi quanto segue. “Non è beneficenza: il potenziale del calcio nel nostro continente è straordinario. E non è speculazione: il nome e il prestigio del club lo escludono in partenza. Ho esposto un progetto di sviluppo articolato, con un piano particolareggiato per ogni grande città d’Asia. Sono convinto del formidabile valore del brand su un mercato da potenziare. Io non millanto capitali. La proposta è seria e solida. I colloqui con Berlusconi sono stati sereni e gradevoli”. Poi in serata una nota in cui precisa la sua posizione e chiarisce la situazione.

TAECHAUBOL: "NESSUNA TRATTATIVA"

Nessuna vera trattativa ma solo "interlocuzioni cordiali e private con rappresentanti del gruppo AC Milan". In una nota ufficiale riportata da 'Repubblica', Bee Taechaubol chiarisce la sua posizione sulle voci relative ad un possibile ingresso nel Milan. "Vorrei chiarire personalmente informazioni errate o fuorvianti apparse negli ultimi due giorni sui media italiani, ribadendo al contempo di non aver mai rilasciato interviste a giornali del mio Paese - spiega il tycoon thailandese -. Non nego l'interesse per una eventuale acquisizione di quote di una squadra così prestigiosa come AC Milan, ma al momento si tratta solo di interlocuzioni cordiali e private con rappresentanti del gruppo AC Milan. Nessuna decisione da parte di entrambe le parti è stata presa né tanto meno è stato siglato alcun accordo. Non intendo commentare le notizie prive di fondamento che alcuni giornali hanno riportato in merito alla mia situazione pa...

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Comments: 0 | Views: 67Last Post by: ZiO4 (18/2/2015, 00:10)
 

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view post Posted on 11/2/2015, 16:38 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Viareggio 2015: urlo Palermo, Milan già fuori

I rosanero si impongono 3-2 in pieno recupero ed eliminano i campioni in carica. Scivola la Fiorentina, pari tra Napoli e Verona

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Sono state sufficienti due sole partite per decretare l'eliminazione del Milan dal Torneo di Viareggio 2015. I campioni in carica, dopo il ko all'esordio col Psv, perdono 3-2 col Palermo affondati dal gol al 96' di Bentivegna e dicono addio in anticipo alla Coppa Carvenale: avanzano i siciliani e gli olandesi. Scivola ma resta in corsa la Fiorentina, battuta 2-0 dal Cesena, mentre finisce 0-0 tra Napoli e Verona che rimangono in vetta al girone 3.

Ancora una volta rimontati: il Milan di Brocchi, così come nella gara del debutto, passa in vantaggio con Di Molfetta al 34', ma nella ripresa le cose si complicano quando Bentivegna pareggia su rigore al 67' e Donnarumma si fa espellere al 78'. La rete rosanero di La Gumina a tre minuti dalla fine sembra calare il sipario, ma i rossoneri trovano comunque la forza per pareggiare all'89' con Calabria e cercare nel recupero di portarsi a casa l'intero bottino: al 96', però, Cucchiara lavora un pallone in contropiede, mette il fisico (proteste del Milan che chiedeva un fallo) e manda in porta Bentivegna per il gol che fa esplodere la festa rosanero ed elimina i campioni in carica. Palermo promosso a punteggio pieno, così come il Psv che cala il poker contro gli australiani del Leichhardt.

Nel girone 2, invece, colpo del Bari che supera 1-0 l'Atalanta grazie al gol di Damiano al 90': Galletti a punteggio pieno, nerazzurri agguantati a quota 3 dal Bruges che batte 1-0 il fanalino Vicenza. Pareggio senza reti tra Napoli e Verona che restano primi nel girone 3, a +1 sugli uzbeki del Pakhtakor che stendono 2-1 il Liac New York. Chiude il programma di giornata il tonfo della Fiorentina, battuta e raggiunta in classifica dal Cesena: affondati dai Raffini e Dal Monte, i viola restano comunque in corsa nel girone 4, comandato a punteggio pieno dalla Cremonese che supera 3-2 i danesi del Nordsjaelland grazie ad un super secondo tempo.
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view post Posted on 9/2/2015, 17:48 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Sacchi: «Caro Milan, la Juve ha meritato di vincere»

L'ex ct azzurro: «Sono amico di Galliani e Berlusconi ma questo non altera i miei giudizi»

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TORINO - «Sono amico di Galliani e Berlusconi, sono legato e riconoscente al Milan, ma questo non altera i miei giudizi. Il Milan sabato ha meritato di perdere contro una Juventus più squadra, più fluida nella manovra. Ha meritato di vincere in quanto migliore del Milan. Se si partisse dal riconoscimento del merito, a certe esasperazioni non si arriverebbe». Così Arrigo Sacchi all'emittente radiofonica Tele Radio Stereo. «Il nostro è un Paese che non si rinnova, in cui gli arrivisti e gli opportunisti sono più dei professionisti - continua Sacchi - E questo si riflette nel calcio. In altri Paesi una vittoria non deve essere l'unico scopo, se non si vince grazie alla prestazione la vittoria vale meno. Quando allenavo l'Atletico di Madrid, battemmo la capolista Celta, chiudemmo in nove contro undici. Vincemmo senza giocare una grande partita. E tifosi e stampa non la celebrarono come un'impresa, da noi si sarebbe parlato di eroismo. Viviamo nel Paese delle arene, in cui il coro più gettonato è 'devi morire'. Il calcio nasce come sport collettivo e offensivo, noi lo interpretiamo come sport difensivo e dove conta l'individuo».

SULLA LOTTA SCUDETTO - «All'inizio del campionato si prevedeva una lotta Juventus-Roma per lo scudetto con possibile inserimento del Napoli. L'incognita era l'Inter. La Juventus si sta ripetendo, nonostante molti pensassero che il dopo Conte avrebbe comportato dei problemi. Allegri molto probabilmente non è didattico come Conte, ma ha altre qualità che gli stanno permettendo di portare avanti la Juventus senza abbassare il livello. La Roma ha dimostrato di avere purtroppo dei limiti di organizzazione di gioco. Parte da un'ottima base di tecnica ma non ha un gran ritmo. Aldilà dei valori individuali è ancora troppo legata al rendimento di un calciatore come Totti che ha comunque trentotto anni. L'organizzazione difensiva è ancora approssimativa, e nel calcio non devono contare soltanto i singoli, il collettivo deve andare oltre. Il Napoli ha pagato dazio all'eliminazione in Champions League. Roma e Napoli sono poco abituate a vincere, sicuramente se confrontate alla Juventus. Il mio Milan, e poi quello di Capello, si fondava su calciatori italiani che erano abituati a vincere. Questo era il segreto».
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